In quali condizioni lavorano oggi i creativi in Italia? Pessime. La tutela delle idee si basa su un’istituzione obsoleta (la SIAE) che protegge solo determinate categorie e – all’interno di queste – avvantaggia in modo eccessivo gli autori più popolari a discapito di quelli meno conosciuti. Intere categorie di creativi (tra cui designer, blogger, fotografi, video-maker, scenografi, traduttori e così via) non hanno rappresentanza politica, mediatica, sindacale.
Per queste ragioni già dal 2011 è nato in rete un tentativo di unire le forze di creativi operanti in ambiti diversi, che più recentemente ha portato alla creazione di una petizione online avviata dall’autore televisivo Alfredo Accatino e diffusa attraverso l’hashtag #rivoluzionecreativa. I venti punti della petizione sono quelli che seguono. Firmate la petizione qui.
TUTELA DEL LAVORO CREATIVO
1 – Creazione di forme contrattuali innovative che tengano conto della specificità delle professioni creative e della loro valenza strategica.
2 – Sostegno alle donne, tutela della maternità, contributi alle famiglie.
3 – Garanzia di tempi e modalità di pagamento per professionisti e free lance con accesso gratuito a un Collegio Arbitrale di Conciliazione, gestito dal Sistema Camerale, tenuto a esprimersi sulla base di un Codice Deontologico condiviso.
4 – Istituzione di un Fondo di Solidarietà, inserito nel contratto o contestuale alla prestazione d’opera, per aiutare professionisti in difficoltà e il reinserimento nel mondo del lavoro degli over 45
5 – Collocamento obbligatorio per prestazione d’opera, consulenza, direzione creativa (modalità Enpals), con accesso a indennità di disoccupazione e riconoscimento dell’attività creativa nel diritto d’autore, con ritenute calcolate sul 75% del reddito, come già avviene per nella “cessione dei diritti”.
6 – Riformulazione del quadro RL della Dich. dei Redditi e dei relativi studi di settore, con deduzione di attività culturali e di studio, con modifica dei coefficienti di calcolo previdenziali previsti dalla gestione separata Inps.
7 – Riforma della Legge n. 4 del 14/12/2013 “disposizioni in materia di professioni non organizzate” che ignora le specificità delle attività creative e la continua trasformazione delle professionalità.
GIOVANI, FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
8 – Riformulazione dell’apprendistato, regolazione del sistema stage e incentivi per assunzioni
9 – Istituzione di finanziamenti di Start Up e Prestito d’Onore per alta formazione o per l’acquisto di attrezzature tecnologiche funzionali a avviare professioni creative.
10 – Agevolazioni bancarie per mutui e fidi, con IVA ridotta per acquisto di attrezzature tecnologiche
11 – Sostegno economico per il consumo di beni e attività culturali, soggiorni di studio e aggiornamento professionale (con i fondi previsti dalla legge 388. 2000).
SOSTEGNO ALLE IMPRESE DELLA CREATIVITÀ
12 – Riduzioni fiscali e incentivi per start up. Incentivi per under 30, factory, realtà collettive. Regolazione del Sistema Gare, rimborsi di partecipazione e riconoscimento della voce “creatività” nei formulari. Obbligo per le PA di inserire nelle giurie, professionisti operativi nelle aree in oggetto.
13 – Detrazione per ricerca e sperimentazione. E incentivi per stage, apprendistato e assunzioni nell’area creativa.
14 – Ammortizzatori sociali anche per aziende prive dei minimali per accedere a cassa integrazione o mobilità.
15 – Agevolazione fiscale per “cessione del diritto d’autore” per chi svolge attività creativa.
TUTELA DEL DIRITTO D’AUTORE
16 – Allargamento del Diritto d’Autore a nuove categorie, forme espressive e tecnologie. Per ridurre disparità di trattamento che non tengono conto dei continui cambiamenti tecnologici e sociali.
17 – Adeguamento legislativo e di indirizzo del concetto di “idea software” e “brevetto astratto”: concetti oggi privi di rilevanza e tutela giuridica.
18 – Nuove modalità di deposito/data certa, per permettere a chiunque di accedere a sistemi di deposito/registrazione. Liberi di applicare il diritto d’autore su una propria idea o realizzazione, o di poterla offrire in modalità free-software, mantenendone la “paternità”.
19 – Riformulazione e codifica del Diritto d’Autore per creatività commerciali (comunicazione, eventi, spettacolo, web, editoria) alla luce della sentenza Bertotti contro Fiat (n.3508 del 2011 Trib.Torino), che ha riconosciuto la proprietà intellettuale della comunicazione pubblicitaria.
20 – Riforma/sostituzione della SIAE con un nuovo soggetto di tutela. O possibilità, come avviene in altre nazioni, di attivare più organismi di gestione, riscossione e promozione delle attività creative.
Nei due video che seguono, è lo stesso Alfredo Accatino a spiegare perché i creativi debbano unire le forze.
Occorre che i creativi comincino ad avere coscienza di sé, affinché non si ripetano più situazioni come quella recente in cui il Ministero dei Beni Culturali (MIBACT) ha chiesto agli artisti si suonare gratis (accollandosi pure delle spese) per un evento (le Notti al Museo) organizzato dallo stesso Ministero.
Firmate dunque la petizione per la tutela dei lavori creativi.