AGGIORNAMENTO 1: è stata lanciata una petizione online contro il bando, che è ancora valido.
AGGIORNAMENTO 2: il bando è stato ufficialmente ritirato.
La vicenda del concorso rivolto ai musicisti per suonare gratuitamente alle Notti al Museo del MIBACT sembra non essere finita con il ritiro del bando dal sito del Ministero.
Nonostante il bando sia sparito dal sito, infatti, fonti ufficiali confermano che «l’avviso non reca data di scadenza ed è ancora attivo. Chi ha dato la propria adesione secondo quanto stabilito dall’avviso pubblico, formalizzando la propria domanda di partecipazione, parteciperà al progetto come da bando». Ad affermarlo è la Dott.ssa Gabriella Cetorelli, dalla Segreteria della Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, in risposta alla richiesta di informazioni da parte di Giovanni Paganelli, presidente dell’associazione Euphonia a Modena.
Quella che sembrava una vittoria della protesta dei cittadini – iniziata con una lettera aperta del violoncellista Michele Spellucci e poi diventata virale in rete – sul Ministero dei Beni Culturali, lo è dunque soltanto in apparenza. Il bando produce ancora i suoi effetti, e il suo ritiro dal sito del Ministero non ne preclude la validità. Giovanni Paganelli, nel rendere nota la risposta ricevuta dalla Segreteria della Direzione Generale, invita a protestare con il Ministero chiamando il numero 06.6723.4930 – 2925 e chiedendo del direttore Buzzi, o del Dott. Tagliente. Potete inviare anche un’email a dg-val@beniculturali.it. Vi leggerà la Dott.ssa Buzzi, firmataria del bando in questione. Per Twitter e Facebook, lanciamo l’hashtag #GliArtistiSiPagano.
Paganelli osserva inoltre che «in sé non è sbagliato offrire posti di lavoro senza retribuzione, ma è adeguato ad una associazione culturale senza scopo di lucro di provincia. È giusto che il ministero si comporti come una associazione di provincia?».
Trackback/Pingback