
Franco Battiato a Matera, durante le prove del concerto.
Evento doveva essere, ed evento è stato. A Matera una folla oceanica ha riempito completamente il parco del castello e la strada adiacente accogliendo Franco Battiato nel migliore dei modi, in occasione della sua partecipazione a Materadio. L’accoglienza da parte del pubblico non è stata però ripagata dall’artista nei confronti della città e dell’organizzazione, stando a quanto è accaduto durante la burrascosa conferenza stampa, durante la quale Battiato ha usato parole molto forti sia contro la città che contro l’organizzazione che lo ha ospitato. Qui sotto potete vedere due video che riprendono il momento in cui Battiato arriva sul luogo del concerto e quello in cui sale sul palco.
Il concerto, cominciato con un po’ di ritardo proprio per via di quanto era accaduto in conferenza stampa, è stato introdotto da Battiato con queste parole: “Scusate, vi chiedo di essere pazienti, perché non aspettavamo… [tanta gente, nda] era un altro genere di progetto. Perché questa serata possa riuscire c’è bisogno di un silenzio totale. Vi prego di farlo, perché questo spettacolo è diviso in due parti: la prima parte è un’opera con la quale abbiamo debuttato al teatro Argentano di Cosenza. Dico: un’opera lirica, quindi dovete avere la pazienza di aspettare la mia entrata con le canzoni. Siamo in tre, poi, qui, avete capito? Pianoforte, tastiera e cantante. Ci sarà prima di me uno straordinario sopranista che si chiama Paolo Lopez, che era l’interprete principale di ques’opera, come nelle musiche del Settecento, quindi vi prego di fare silenzio, possiamo fare forse una serata eccezionale. Se qualcuno non se la sente, può anche andare al bar”.
La prima parte dello spettacolo è stata dunque un po’ inusuale per il tipo di pubblico che era giunto per un concerto gratuito e si aspettava di ascoltare le canzoni più famose, ma in ogni caso l’attenzione è stata alta e il silenzio è stato mantenuto come richiesto. La musica, invece, soffriva un po’ per via dell’utilizzo di una base e di una strumentazione ridotta all’osso, cosa che si è rivelata poco congeniale sia al tipo di musica che al contesto in cui veniva eseguita, e viene da pensare che forse ciò è stato all’origine del malinteso con l’organizzazione.
La seconda parte dello spettacolo, con le canzoni di Franco Battiato, è stata quella che ovviamente ha entusiasmato maggiormente il pubblico, con alcune delle canzoni più famose scelte tra quelle del suo repertorio più intimista. Nel video sottostante potete ascoltare una parte de “Il re del mondo”.
La seconda giornata di Materadio era cominciata alle 10.15 in Piazza San Pietro Barisano sotto un sole quasi estivo con la musica dei Terragnora, ospiti del programma File Urbani – Suoni dalle città. La loro musica energica fa riferimento alla tradizione ma tiene d’occhio anche i temi d’attualità come quello dell’estrazione del petrolio in Basilicata. La mattinata è proseguita nella Casa Cava con la trasmissione dei programmi Radio3 Scienza e A3. Il formato dell’arte e si è conclusa in bellezza con il Quartetto di Cremona che ha interpretato il quartetto in sol maggiore op. 10 di Claude Debussy e il quartetto in mi minore di Giuseppe Verdi, avendo modo di confrontarsi con l’acustica perfetta della Casa Cava. Nel pomeriggio, mentre fuori c’era il diluvio, dalla Casa Cava venivano trasmesse le puntate di Fahrenheit, de Il Teatro di Radio3 – che ha avuto come ospite il puparo Mimmo Cuticchio – e di Hollywood Party. L’ultima giornata di Materadio continuerà nel segno della musica classica con i concerti del pianista Emanuele Arciuli e del mezzosoprano Marianna Pizzolato.
Leggi tutti i miei post su Materadio:
Materadio. Tre giorni di musica a Matera con Radio3
Materadio – Seconda giornata (con Franco Battiato) (questo post)
Ottimo il tuo reportage, solo una cosa Filippo, Battiato non si è scagliato contro la città o i materani, nè lo avrebbe fatto verso Matera2019. Le sue parole, come pure immaginavo, erano indirizzate ad una situazione più generale che investe la “gestione” della cultura in Italia e ai politici italiani in alcuni casi.
In questo senso mi è dispiaciuto leggere commenti alle sue parole come quello che ho riportato. Per quanto riguarda poi le sue affermazioni, è difficile non essere d’accordo con lui.
Impianto di rinforzo sonoro terribilmente sottodimensionato rispetto alle dimensioni della piazza e alla presumibile folla di pubblico che si sarebbe venuta a creare. A distanza di cinquanta metri dal palco la pressione sonora era di circaa 68dB, vale a dire che se un gruppo di quattro persone attorno a noi cominciava a chiacchierare, Battiato e la sua musica sparivano del tutto.
Mi chiedo cosa saranno riuscite a sentire le persone ancora più lontane da noi, e che genere di problemi abbia avuto Battiato per esprimersi in tal modo nei confronti dell’organizzazione.
Questo articolo mi sembra molto più oggettivo e ben scritto rispetto ad altri. Grazie.
– HB : Ti ringrazio per i complimenti (e per il link sul tuo sito), per quanto riguarda le affermazioni di Battiato quando ho scritto il mio articolo mi sono basato su quanto ho sentito in giro subito dopo la conferenza stampa e su quanto ho letto sul tuo blog la sera stessa, non avendo avuto modo di essere presente alla conferenza stampa. In effetti, stando a quanto ho saputo dopo, Battiato aveva tutte le ragioni di arrabbiarsi, se gli avevano prospettato un tipo di situazione e se ne è ritrovata di fronte un’altra! Certamente, una città che vuole proporsi come Capitale Europea della Cultura dovrebbe evitare di fare delle figure del genere.
– AnalogueSound: Io ero sotto il palco e dunque non mi sono accorto di questo problema, che è andrà certamente risolto se si vuole continuare ad usare questo spazio per fare concerti in futuro. Speriamo bene per le prossime volte…
– Mirtilla: Grazie a te per il bellissimo complimento! Lusingato 🙂