24 ore di musica in diretta. Otto concerti in otto città del mondo per richiamare l’attenzione sul problema del surriscaldamento del pianeta. Questo è il Live Earth, una mega produzione che si ispira ad eventi come il Live Aid e il Live 8, con lo scopo di raggiungere un pubblico superiore a due miliardi si spettatori sparsi tra sette continenti che seguiranno l’evento attraverso tv, radio e internet. L’evento viene trasmesso oggi in diretta sulla rete da MSN a questo indirizzo: https://liveearth.msn.com, con l’evidente vantaggio di poter scegliere quale concerto seguire (occorre, naturalmente, collegarsi al concerto giusto nel momento giusto…).
Tra gli oltre 100 artisti, partecipano Madonna, Police, Red Hot Chili Peppers, Roger Waters, Genesis, Duran Duran, Joss Stone, Alicia Keys, Adriana Calcanhoto. Nessun italiano invitato.
Ciao, sicuramente una poderosa organizzazione, ma quello che non va in questi “Live” è che di solito non aiutano nessuno se non gli organizzatori e gli artisti, come si fa a credere in un concerto organizzato da chi ha sempre detto di sbat……. del protocollo di kioto?
Questi eventi penso siano soltanto un ottimo modo di completare l’aggressione del mercato, riuscire a vendere anche alle fasce di mercato normalmente più lontane dal “consumismo”, un ottimo e magistrale modo di speculare a 360°, anche se credo abbia perso il fascino e lo smato di Live Aid, che a proposito quante persone ha salvato?
Purtroppo ultimamente non ci è dato vedere molti esempi di “arte per l’arte” ma questi eventi sono decisamente l’opposto, quando si preparano è per raschiare il barile.
P.s. si consideri: quanta CO2 hanno prodotto? ma sopratutto gli alberi li hanno piantati? Sarei sorpreso di un si.
A presto, Giulio
Ciao Giulio, il tuo discorso non fa una piega. Il fatto, al di là della buona fede o meno degli organizzatori, è però che gli artisti, alla fine, sono solo artisti e fanno il loro mestiere. Tutto ciò che possono fare di concreto è metterci la faccia, promuovere qualcosa in cui credono (che poi sia anche una gigantesca macchina promozionale è anche vero). Il problema, però, è che i politici, quelli che possono davvero fare qualcosa, non muovono un dito per occuparsi seriamente della questione ambientale; loro sì che non fanno il loro lavoro. Dunque, in ogni caso, ben vengano manifestazioni come questa anche se, purtroppo, non cambieranno certo lo stato delle cose.