Anche se l’industria del disco sta rovinando nella più grave crisi della sua storia, un articolo dell’edizione online di Rolling Stone ha lanciato ieri una provocazione tra i suoi lettori. L’idea alla base dell’articolo è che la tanto proclamata morte dell’album inteso come progetto unitario dell’artista sia stata abbondantemente esagerata. Per sostenere le sue idee, l’autore dell’articolo Kevin O’Donnell si serve di alcuni esempi:
1 – Il nuovo videogame Rock Band, che permetterà ai giocatori di creare band “virtuali” e suonare in modo facilitato su basi musicali, conterrà anche le basi di interi album, oltre a quelle di singole canzoni.
2 – Ultimamente sembra esserci una tendenza, da parte degli artisti, ad eseguire album interi durante i concerti. Basti pensare agli esempi di Roger Waters (“The dark side of the moon”), Lou Reed (“Berlin”) o dei Sonic Youth (“Daydream Nation”).
3 – Le ristampe stanno uscendo a prezzi ridicoli [in America, forse…].
4 – iTunes offre album interi a prezzi convenienti [anche su questo punto ci sarebbe da discutere…]
I commenti da parte dei lettori sembrano essere a favore dell’album, più che dei singoli brani in mp3 scaricati selvaggiamente, anche se non molti si pronunciano sulla verità o meno della presunta “rinascita” dell’album. C’è anche, comunque, chi sostiene che l’album è decisamente morto.
Qualcuno vuole dire la sua pure qui?