Il trio jazz Milk suonerà al JazzIt Club di Roma domani, giovedì 20 febbraio alle ore 21, per presentare alcuni brani del primo album omonimo (pubblicato dalla Philology nel 2010) insieme ad altri inediti che faranno parte del secondo album in fase di realizzazione.
Il contrabbassista e compositore Roberto Pascucci si definisce un “consumatore irresponsabile di latte”, spiegando in tal modo perché ha deciso di chiamare proprio Milk il trio jazz di cui fa parte insieme a Gabriele Petetti (piano) e Ricky Turco (batteria). Ovvio dunque che i tre si presentino sul palco interamente vestiti di bianco, con un candore che oltre ad essere scenografico rappresenta bene anche la loro musica.
Il trio suona infatti melodie molto ariose, ha un piglio brillante ed originale che è ottimamente in bilico fra la tradizione di una formazione classica come quella del trio e una spinta all’innovazione che dà freschezza al tutto.
Pascucci in particolare, quando non usa un suono completamente naturale, si si diverte ad applicare una serie di effetti al contrabbasso e così, fra wha-wha, distorsori e riverberi vari, il trio mostra a volte di avere un debito di riconoscenza nei confronti del trio di Esbjörn Svensson, a cui è dedicato oltretutto uno dei brani (Esbjörn’s Lesson) dell’album.
Nel complesso, la loro musica è freschissima e godibilissima. Come un bicchiere di latte, appunto.