Terni chiama, e io rispondo. Anche quest’anno, come è ormai tradizione, seguirò i concerti del Terni in Jazz, che per questa edizione cambia veste e diventa Grand Tour Jazz Fest. I nomi interessanti, come al solito, sono parecchi (Bobby Watson, Manu Katché, Stefano di Battista, Ernst Reijseger, per citarne solo alcuni) e sicuramente ci saranno buone vibrazioni. Ormai, però, ci si va soprattutto per il “clima” di amicizia e spensieratezza che si è creato con alcune persone che come me hanno preso questo evento come un appuntamento fisso annuale. Il buon Luciano Vanni, inoltre, quest’anno ha organizzato anche il primo incontro tra tutti gli iscritti dei vari corsi da lui organizzati dal 2001 ad oggi (a cui ho partecipato proficuamente nel corso di alcune edizioni). Con queste premesse, è possibile mancare? Per me, no.

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